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Lunedì, 12 Maggio 2014 20:54

VALORIZZARE IL TERRITORIO, LA LEZIONE DI BUCCINO

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(Il centro del Salernitano organizza ogni anno una rassegna che consente di rivivere le antiche tradizioni romane. L'auspicio è che questi eventi possano essere inseriti in proposte più articolate, che diversifichino l'offerta turistica campana).Sono e rimango sempre dell'opinione, che qui da noi il "Turismo" non venga valutato come dovrebbe. Si dice "che la Campania è meravigliosa, quindi i Turisti debbono godersela". Una bella espressione, ma non basta.

Debbono godersela, ma dobbiamo anche dignitosamente accoglierli. Qualcosa incomincia a muoversi, ma molto c'è ancora da fare e noi speriamo che lo si faccia presto e definitivamente.
L'azione di marketing deve essere costante, la Campania deve essere riconosciuta in tutto le sue potenzialità paesaggistiche, culturali ed enogastronomiche e, per la sua accoglienza.
Ultimamente sono stato a Buccino (in provincia di Salerno), per l'evento "Historiae volceiane", che rievoca la vita dell'antica cittadina in cui nacque, Bruzia Crispina, moglie dell' Imperatore Commodo e momenti della vita romana, come le tecniche di guerra.
Bruzia Crispina, figlia del senatore di origine volcciana, Lucio Fulvio Gaio Bruno Presente, fu offerta al figlio di Marco Aurelio, l'imperatore Commodo, che la prese in sposa a 17 anni, nel 178. Alla sua figura e alla ricostruzione di alcuni momenti della vita quotidiana romana, ogni anno a Buccino, in provincia di Salerno, l'antica Volcei, l'amministrazione comunale e la locale Pro Loco dedicano l'evento" Historiae Volceiane: il gusto della storia".
Tra i vicoletti e le piazze viene ricostruito lo sfarzoso matrimonio e il processo, attraverso cui Commodo, di fatto, condanna la moglie a morte, per adulterio, esiliandola sull' isola azzurra, anche se nello stesso anno mori assassinato pure lui.
Buccino, una vera città-Stato, che batteva anche moneta, è anche di più e l'evento dì agosto mette in risalato tutte le sue potenzialità paesaggistiche, culturali ed enogastronomiche ed il suo Museo Archeologico con annesso il meraviglioso parco.
Nei tre giorni si possono ammirare le tecniche di combattimento e l'uso delle armi, la dimostrazione pratica di come scrivevano i romani, la fabbricazione dei colori, le modalità del calcolo del tempo, la tessitura (con la ricostruzione di un telaio verticale), i giochi dell'epoca dei bambini, la lavorazione del cuoio e le sostanze usate per la tintura e l'alimentazione.
La tre giorni, inoltre, prevede l'assaggio di menù a base di piatti tipici locali, con pasta fatta in casa ed abbinata con salsa di verdure ed i piatti tipici romani che spaziano dall'"epytirum", fino alla "cassata oplontina", il tutto condito dal famoso olio, eccellenza del territorio, prodotto in pochi frantoi della cittadina e, con metodi artigianali le cui eccellenti qualità organolettiche, avevo apprezzato attraverso le "lezioni" del caro amico Michele Trimarco, Volceliano doc.
Uno sforzo, questo, dell'amministrazione e della Pro Loco, per mettere in risalto il territorio e noi, direttori di albergo, speriamo che si definiscano pacchetti turisti in cui anche Buccino venga messa in circuito e fatta ammirare da molti turisti affinché, oltre alle famose Pompei ed Ercolano, abbiano a conoscere anche luoghi favolosi e musei a cielo aperto, di cui è ricca la Campania.
(Il Denaro del 07/09/2013)
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