Al di sotto dell'attuale Piazza Amendola, gli scavi hanno riportato alla luce parte di un isolato che si affacciava su una strada basolata (il Decumano Massimo). Di quest' isolato sono stati scavati tre ambienti a pianta rettangolare che si ipotizza potessero avere funzione di tabernae. In uno di loro sono stati ritrovati i resti di una fontana pubblica rivestita di malta idraulica. Questi ritrovamenti sono indizi di un'occupazione dell'area nel I sec. d.C.
In età tardo-romana il complesso fu ristrutturato e rimase in uso fino alla metà del V sec. d.C., momento decisivo che segna l'abbandono dell'area.
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